Pressione: come si misura e quando farlo

Ce la misura il medico di base, abbiamo imparato anche a misurarla noi stessi. Ma sappiamo di preciso cos’è e perché va tenuta sotto controllo la pressione?

La pressione arteriosa: cos’è?

Si tratta della pressione esercitata dal sangue pompato dal cuore sulle pareti delle arterie.

Il cuore batte ad intervalli regolari. Quando il cuore pompa il sangue nelle arterie abbiamo il valore massimo della pressione, la sistolica, quando invece si ricarica di sangue per il battito successivo, le arterie restano vuote, e la loro pressione corrisponde alla minima o diastolica.

Come si misura e quando va misurata

Lo strumento per misurare la pressione è lo sfigmomanometro. Ideato dall’italiano Riva-Rocci, era composto di una colonnina di mercurio il cui livello saliva ad indicare la pressione del sangue (il valore della pressione è in millimetri di mercurio mmHg).

Per misurare la pressione bisogna controllare il battito tramite lo stetoscopio. Esso va posizionato sotto la fascia, precedentemente infilata nel braccio del paziente a ridosso della parte interna del gomito. Il paziente deve essere seduto e col gomito rilassato e poggiato su un ripiano all’altezza del cuore. La fascia viene gonfiata con la pompetta finché dallo stetoscopio non udiremo alcun battito. A questo punto ci si ferma, si pompa di nuovo e con la valvola si fa uscire lentamente l’aria dalla fascia. Quando sentiremo dallo stetoscopio un rumore avremo la massima o sistolica. Il battito continuerà a scemare fino a non sentirlo più, indicando quindi la minima o diastolica.

Il paziente deve essere rilassato, seduto comodamente, in ambiente tranquillo, con temperatura confortevole da almeno cinque minuti.

Non si dovrebbero assumere bevande contenenti caffeina nell’ora precedente, né aver fumato da almeno un quarto d’ora (anzi, non si dovrebbe fumare mai!).

Il braccio deve essere appoggiato ed il bracciale deve essere all’altezza del cuore. Non importa quale braccio venga usato per la misurazione, ma bisogna ricordare che esistono a volte differenze sensibili nei valori misurati nelle due braccia. In tali casi, si dovrà utilizzare per la misura il braccio con la pressione più elevata.

Le dimensioni del bracciale di gomma devono essere adattate alla dimensione del braccio del paziente. Nel caso di bambini o di adulti molto magri, è necessario utilizzare bracciali di dimensioni minori di quelle standard, mentre nel caso di persone molto robuste o di pazienti obesi, il bracciale dovrebbe avere una lunghezza superiore.

Perché va tenuta sotto controllo

Un valore ottimale oscilla tra gli 80 (minima)/130(massima).

Se la massima è inferiore a 80 parliamo di ipotensione, se la minima supera i 90 e la massima i 140 parliamo di ipertensione.

Entrambe le disfunzioni possono portare danni al nostro corpo, soprattutto la seconda, che è difficile da diagnosticare se non viene controllata spesso.

Sono oggi disponibili anche apparecchi per l’automisurazione domiciliare della pressione arteriosa che consentono una rilevazione automatica

Dei numerosi modelli in commercio, la maggior parte utilizza un bracciale simile a quello già descritto; si tratta in generale di apparecchi che forniscono una misurazione attendibile, ma è sempre bene affidarsi a marchi affidabili e conosciuti trattandosi di importanti strumenti di misurazione.

Esistono anche dispositivi che effettuano la rilevazione della pressione al polso o al dito della mano: essi sono in linea di massima poco attendibili, salvo rare eccezioni, e non sono attualmente consigliati dalle più recenti linee guida internazionali sull’ipertensione arteriosa.

Il farmacista è sempre disponibile per consigliarvi al meglio.